50 Kalò, Napoli
Si narra che “kalò” faccia parte di un antico codice di comunicazione tra pizzaioli che si tramanda da secoli. Una sorta di espressione gergale ad indicare qualcosa di “buono”. Se è così, mi chiedo quale possa essere il termine adatto a definire la pizza di Ciro Salvo. “Buona” non basta. E’ straordinaria. Il fiordilatte di Agerola è squisito. Cremoso e dolce, si stringe al pomodoro dell’Agro Nocerino Sarnese in una perfetta e filante armonia di sapori. Prima di arrivarci, però, i vostri denti saranno naufragati nel cornicione più soffice che abbiate mai potuto immaginare. Idratato “al limite della lavorabilità” – come ama sottolineare Ciro Salvo – l’impasto è decisamente un capolavoro. Il vero punto di forza. Quella di 50 Kalò, infatti, è una pizza che non si mastica: si scioglie in bocca nel momento esatto in cui abbandona la forchetta. Chi pensa di trovarvi qualcosa di appena croccante esca subito dal ristorante e vada altrove. Questa è un’altra pietanza, un altro prodotto. Questa è la Pizza Napoletana, senza se e senza ma.
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9/10
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9.8/10
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9/10
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